L’UOMO E’ ONNIVORO?
di Linda Pizzuto
"I veri onnivori e i veri carnivori, quando sono affamati, sono attratti
istintivamente da animali e carogne che vedono e che interpretano come cibo
immediato. Questo non accade mai all’uomo. Il ribrezzo che ogni uomo normale
e sano prova alla vista del sangue e di un cadavere è la prova della sua
natura non carnivora." (Girolamo Savonarola)
"L'estrema avversione che alcuni adulti e molti bambini mostrano nei
confronti della carne di ogni tipo, è attribuita da Fitch ad una tendenza
atavica, cioè alla sopravvivenza dell'istinto primitivo dei nostri antenati
preistorici che non mangiavano carne” - (J. H. Kellog)
Gli esseri umani genericamente sono molto spesso descritti come "onnivori".
Questa classificazione e' basata sull'osservazione tangibile che normalmente
si nutrono di una grande varietà di cibi vegetali e animali. Per quanto la
maggior parte degli esseri umani siano chiaramente onnivori dal punto di
vista "comportamentale", resta da chiarire se lo siano altrettanto da un
punto di vista anatomico. Focalizzarsi sull’anatomia e fisiologia umana
rappresenta il modo migliore e piu' obiettivo di affrontare la questione.
Quindi, dobbiamo osservare i mammiferi carnivori, erbivori ed onnivori per
individuare quali caratteristiche anatomo-fisiologiche sono associate ai
diversi tipi di dieta e comparare le nostre caratteristiche per vedere a
quale gruppo l'essere umano dovrebbe essere catalogato realmente. Ecco
dunque il confronto tra le caratteristiche dei carnivori, erbivori e
frugivori, onnivori. I dati scientifici sono tratti da "The Comparative
Anatomy of Eating" di Milton R. Mills.
Muscoli facciali
Carnivori: ridotti, per permettere un’ampia apertura della bocca
Erbivori: ben sviluppati
Onnivori: ridotti
Umani: ben sviluppati
Tipo di mandibola
Carnivori: ad angolo non ampio
Erbivori: ad angolo ampio
Onnivori: ad angolo non ampio
Umani: ad angolo ampio
Posizione dell’articolazione mandibolare
Carnivori: sullo stesso piano dei denti molari
Erbivori: al di sopra del piano dei molari
Onnivori: sullo stesso piano dei denti molari
Umani: al di sopra del piano dei molari
Principali muscoli mandibolari
Carnivori: temporali
Erbivori: massetere e pterigoideo
Onnivori: temporali
Umani: massetere e pterigoideo
Apertura bocca della bocca in rapporto alla dimensione della testa
Carnivori: grande
Erbivori: piccola
Onnivori: grande
Umani: piccola
Denti incisivi
Carnivori: corti ed acuminati
Erbivori: ampi, piatti e a forma di spada
Onnivori: corti ed acuminati
Umani: ampi, piatti e a forma di spada
Denti canini
Carnivori: lunghi, affilati e curvi
Erbivori: non taglienti e corti o lunghi (per difesa), o assenti
Onnivori: lunghi, affilati e curvi
Umani: corti e smussati
Denti molari
Carnivori: affilati, a forma di lama frastagliata
Erbivori: piatti con cuspidi, superfici complesse
Onnivori: a lame affilate e/o piatti
Umani: piatti con cuspidi nodulari
Masticazione
Carnivori: nessuna; deglutizione del cibo intero
Erbivori: necessaria una prolungata masticazione
Onnivori: deglutizione del cibo intero e/o semplice schiacciamento
Umani: necessaria una prolungata masticazione
Saliva
Carnivori: assenza di enzimi digestivi
Erbivori: enzimi digestivi per i carboidrati
Onnivori: assenza di enzimi digestivi
Umani: enzimi digestivi per i carboidrati
Acidità dello stomaco
Carnivori: pH inferiore o uguale a 1 con cibo nello stomaco
Erbivori: pH 4 - 5 con cibo nello stomaco
Onnivori: pH inferiore o uguale a 1 con cibo nello stomaco
Umani: pH 4 - 5 con cibo nello stomaco
Capacità dello stomaco
Carnivori: 60% - 70% del volume totale del tratto digestivo
Erbivori: inferiore al 30% del volume totale del tratto digestivo
Onnivori: 60% - 70% del volume totale del tratto digestivo
Umani: tra il 21% e il 27% del volume totale del tratto digestivo
Lunghezza dell’intestino tenue
Carnivori: da 3 a 6 volte la lunghezza del corpo
Erbivori: da 10 a piu’ di 12 volte la lunghezza del corpo
Onnivori: da 4 a 6 volte la lunghezza del corpo
Umani: da 10 a 11 volte la lunghezza del corpo
Unghie
Carnivori: artigli affilati
Erbivori: unghie piatte o zoccoli
Onnivori: artigli affilati
Umani: unghie piatte
Dunque, prestando attenzione alla composizione dell’organismo umano vediamo
che l’uomo è un essere molto simile alla scimmia e abbastanza simile ad un
animale frugivoro fruttariano; le unghie, i denti, la composizione salivare
non lo assimilano certo ad un carnivoro. Ma il dato più interessante è senza
dubbio la lunghezza dell’intestino di gran lunga superiore a quello di un
animale carnivoro. Durante le varie fasi di digestione le proteine della
carne, nelle condizioni di temperatura del tratto digestivo, sono soggette a
processi putrefattivi con sviluppo di sostanze tossiche che è bene non siano
assorbite, ed è per questo motivo che i carnivori hanno un intestino breve,
che permette di ridurre il tempo di permanenza all’interno del corpo ed il
conseguente rischio d’assorbimento delle tossine. Gli animali erbivori,
dovendo provvedere al laborioso processo di demolizione della lunga catena
della cellulosa fino al glucosio, devono avere un intestino molto lungo che
permette un maggiore tempo di permanenza all’interno del corpo. La lunghezza
del nostro intestino non permette una veloce espulsione di tutte le sostanze
tossiche presenti. Prodotti della decomposizione della carne sedimentano nel
tubo digerente, fino a dare origine a pericolosi composti possibili
cancerogeni. Altro fattore importante è l’apporto di sostanze tossiche che
derivano dalla morte dell’animale: l’irrigidimento fisiologico porta acido
lattico a cui si aggiungono le tossine “da paura” sviluppate dall’animale al
momento dell’uccisione o dai tranquillanti che gli hanno iniettato per
renderlo meno nervoso. Questi ultimi si sommano alle tracce di farmaci o
sostanze assunti nell’arco della vita dall’animale che sono: ormoni,
antibiotici, erbicidi, diserbanti o pesticidi, induttori di crescita,
inibitori della tiroide, tranquillanti.
E’ stato ormai dimostrato che la carne è poco adatta al consumo umano. Gli
esquimesi, ad esempio, che vivono di carne e pesce, muoiono presto; la
durata della loro vita non supera i trent’anni. Non a caso, la popolazione
più longeva della Terra , gli Hunza possono definirsi tutto tranne che
carnivori! Non bisogna poi sottovalutare un dato importante. Il continuo e
crescente bisogno di foraggio riduce la terra coltivabile per l’uomo e l’uso
massiccio di fertilizzanti e pesticidi sta avvelenando le falde acquifere e
rende sterili vastissimi territori. I liquami emessi dalle stalle
industriali alterano pericolosamente fiumi, laghi, mari e terreni. Inutile
ricordare che queste stesse sostanze in ultimo finiscono per inquinare anche
noi!
Gli enormi interessi economici hanno spinto la popolazione a credere che la
dieta sana è quella a base di carne. La carne è diventato un simbolo di
benessere anche per i paesi emergenti. E le persone che muoiono di fame
aumentano sempre più proprio per questo motivo. I loro terreni vengono
sfruttati senza regole per la produzione di foraggio. Una vita senza carne è
auspicabile? In effetti lo è, ripensando a come ci nutrivamo un tempo e
prima dell’avvento di questo gran consumismo. Le diete vegetariane o vegane
completamente bilanciate sono salutari, adeguate dal punto di vista
nutrizionale e comportano benefici per la salute e il trattamento di alcune
patologie. Le diete vegetariane nell’infanzia e nell’adolescenza possono
essere d’ausilio nello stabilire sani schemi alimentari validi poi per tutta
la durata della vita.
Nei summit mondiali si parla molto di come incrementare la produzione
alimentare. Ma il tema assente dal panorama dei dibattiti sono le abitudini
alimentari dei consumatori nei paesi ricchi che preferiscono mangiare
prodotti animali pieni di grassi e altri cibi al top della catena alimentare
globale, mentre i fratelli del Terzo Mondo muoiono di fame perché i loro
terreni sono utilizzati per coltivare cereali destinati agli animali. Da
tempo ormai si aspetta una discussione globale su come meglio promuovere una
dieta vegetariana diversificata, ad alto contenuto di proteine e adatta
all’intera umanità. Purtroppo ancora oggi non è stata trovata ( o voluta )
alcuna soluzione.
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