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Itinerari in Calabria


Lamezia - Nocera Terinese





Regione Calabria Provincia di Catanzaro




LAMEZIA TERME

Lamezia Terme è un comune della provincia di Catanzaro, che conta 71.019 abitanti. È raggiungibile facilmente in quanto vi è un aeroporto internazionale, una stazione ferroviaria di notevole importanza e uno svincolo autostradale. La prima parte del nome si riferisce al fiume Amato che in passato era chiamato Lamato. La seconda parte del nome "Terme" si riferisce alla presenza nel luogo delle "Terme Caronte".



Cenni storici

LAMEZIA TERMEIl comune di Lamezia Terme è stato fondato il 4 gennaio 1968 come unione di tre centri abitati, che, prima di tale data, costituivano comuni a sé stanti (Nicastro, Sambiase, Sant'Eufemia Lamezia) e oggi sono considerati dei veri e propri quartieri. La storia di Lamezia Terme comprende quindi la storia dei tre paesi da cui è sorta che hanno origini medievali. Inoltre sono stato rinvenuti dei reperti archeologici che testimoniano la presenza di comunità del periodo italico e del periodo magno greco. I tre comuni componenti l’attuale Lamezia Terme nacquero nel Medioevo ed erano abbastanza diversi, ma di fatto complementari tra loro: Nicastro era prevalentemente basata sul commercio, Sambiase più vicina all'agricoltura, mentre Sant'Eufemia Lamezia era nata più recentemente da un gruppo di case intorno alla stazione ferroviaria principale.



Luoghi d’interesse

  • La cattedrale di Lamezia Terme
  • Il Castello Normanno nel centro storico del quartiere di Nicastro, attualmente in fase di restauro
  • Il bastione di Malta
  • I ruderi dell'abbazia benedettina
  • La chiesa Madre di Sambiase
  • I "vagli" del centro storico di Sambiase
  • Le rovine della città greca di Terina nei pressi di Sant'Eufemia Vetere




Feste e manifestazioni religiose

  • Nei giorni 27 – 28 – 29 giugno a Lamezia Terme si svolgono i festeggiamenti in onore dei patroni San Pietro e San Paolo.
  • Il 2 giugno e la prima domenica di luglio nei quartieri di Sambiase e Sant’Eufemia si svolgono i festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola.
  • Nei giorni 12-13-14 giugno: festa di Sant'Antonio di Padova nel quartiere Nicastro
  • Nei giorni 31 - 1 - 2 - 3 febbraio: festa in onore di San Biagio nel quartiere Sambiase
  • Fiera di San Biagio nel quartiere Sambiase dall’1 al 3 febbraio
  • Fiera di San Francesco di Paola dal 31 maggio al 2 giugno, giorno della processione nel quartiere Sambiase
  • Fiera di Sant'Antonio dal 12 al 14 giugno, giorno della processione nel quartiere Nicastro
  • Fiera dei santi patroni della città, S. Pietro e Paolo dal 27 al 29 giugno, giorno della processione nel quartiere Nicastro.
  • Fiera di Santa Flora, 9 e 10 novembre, giorno della processione nel quartiere Sant'Eufemia.




Prodotti tipici

La cucina di Lamezia Terme è creativa ed è ricca di sapori corposi. Molto utilizzato è il pesce che viene cucinato al vapore o grigliato, e condito con deliziose salsine a base di verdure in agrodolce. Di alta qualità è il vino Lamezia, un pregiato rosso dal bouquet intenso e avvolgente, con un sapore vellutato. Tra i dolci caratteristici locali troviamo: la cuzzupa pasquale, la pignolata e le grispelle dolci.







FEROLETO ANTICO

Feroleto Antico è un comune di 2.274 abitanti della provincia di Catanzaro. Il paese è stato ricostruito a causa del terremoto del 1638 che lo ha in gran parte raso al suolo. Il nome deriva dal latino feruletum, ossia "piantagione di canne", e dall'aggettivo antico. Anche se alcuni credono che il termine feruletum significhi "portatore di morte".



Cenni storici

Feroleto AnticoSecondo alcuni storici la nascita di questo comune risale all’ VIII-XI secolo dopo Cristo e fu fondato da alcuni profughi che si rifugiarono in questo luogo per sfuggire alle incursioni dei saraceni. Mentre secondo un’antica leggenda il paese esisteva prima della nascita di Cristo. Attualmente a Feroleto Antico l’edificio religioso più importante è la chiesa di Santa Maria Maggiore. Anche in questo paese si può assistere al calo della popolazione, soprattutto di quella giovane che è costretta ad andare via dal paese alla ricerca di un lavoro. Oggi a Feroleto sono scomparsi del tutto i calzolai, i falegnami, i sarti, i fabbri, mestieri che un tempo davano lavoro a moltissime persone che non potendo permettersi la licenza media, finita la quinta elementare si recavano dal mastro per apprendere un mestiere. Una volta imparato il mestiere i “discipuli” potevano aprirsi una bottega tutta loro, lavorare in modo autonomo, e metter su famiglia.



Luoghi d’interesse

  • Chiesa di Santa Maria Maggiore. Costruita verso la fine del 1500 essa rappresenta il principale edificio sacro di Feroleto Antico.
  • Santuario di Dipodi. Secondo un vecchio racconto greco, riportato da Padre Fiore, la chiesa di Dipodi fu fatta costruire dall'imperatore Costantino e dal papa Silvestro verso il 314.
  • Chiesa del Silenzio. Costruita nel 1995, essa costituisce un luogo dedito alla preghiera e alla contemplazione.




Feste e manifestazioni religiose
Feroleto Antico
  • Il 31 dicembre viene festeggiato il patrono San Silvestro. A Feroleto viene festeggiato mediante una processione solenne in suo onore (1 gennaio), dove viene portata per le vie del paese la statua, raffigurante il Santo; la processione è accompagnata dal suono della zampogna e da canti tradizionali.
  • Nel mese di agosto più precisamente la domenica successiva al 15 agosto viene festeggiata la Madonna Immacolata. E’ la festa di Feroleto di più antica tradizione. La gente viene coinvolta con manifestazioni tradizionali (giochi popolari) e spettacoli musicali.
  • Il giorno della solennità dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre viene organizzata la sagra della “grispellissima”. La “grispella” è un dolce tipico paesano (patate, farina, lievito e fritte nell’olio). Lo spettacolo si mescola con la religiosità. La festa religiosa è caratterizzata dalla processione per le vie del paese della statua dell’immacolata Concezione, accompagnata dal suono della banda musicale; mentre la festa civile ha il suo momento tipico paesano la sera con il ballo.








GIZZERIA

Gizzeria è un comune della provincia di Catanzaro di 3.833 abitanti. Il nome si riferisce al cognome calabrese e siciliano Gizzi, che si riferisce a sua volta al latino aegyptius che può significare sia "straniero" che "nericcio". Secondo altri il nome si riferisce ad una colonia greca chiamata in passato Izzaria.



Cenni storici

GizzeriaGizzeria fu fondata nel XV secolo, da profughi albanesi, che si insediarono presso il monastero di San Nicola, scampato alla distruzione, da parte dei saraceni, di un’antica colonia greca, chiamata Izzario o Izzaria. Nella seconda metà del Settecento Gizzeria subì gravi danni in seguito al terremoto. Verso la fine dell'Ottocento, la scarsità delle risorse e l'aumento della popolazione determinarono l'inizio di una forte emigrazione che continua in qualche modo ai giorni nostri, e l'urbanizzazione di una cospicua parte della popolazione che è andata a vivere a Nicastro, oggi Lamezia Terme.


Gizzeria
Luoghi d’interesse

  • La Chiesa di San Giovanni Battista. Rifatta dopo il sisma del XVIII secolo.
  • Chiesa dell'Annunziata
  • Chiesa di Santa Maria degli Angeli




Feste e manifestazioni religiose

Il 24 giugno viene festeggiato il Patrono San Giovanni Battista.



Prodotti tipici
Gizzeria
  • A Gizzeria si produce un Olio, ottenuto dalla spremitura di olive di razza carolea che sono dapprima verdi e poi maturando diventano nere.
  • Miele
  • Il Vino che si produce a Gizzeria non viene imbottigliato ed è riservato all'uso personale, difficile trovare qualcuno disposto a vendervi qualche bottiglia della propria riserva.








FALERNA

Falerna è un comune della provincia di Catanzaro di circa 3.990 abitanti. Esistono diverse ipotesi sulla provenienza del nome. Secondo alcuni deriva dal nome latino di persona Falernus, secondo altri deriva il suo nome dal vino Falerno, noto in Campania ed in Calabria.



Cenni storici

FalernaFalerna sorse intorno al seicento alle falde del monte Mancuso su iniziativa dei d'Aquino Principi di Castiglione, sulle terre dove il Principe d’Aquino aveva raccolto alcuni pastori e contadini provenienti da altri paesi. La coltura più importante era quella della vite, dalla quale si ricavava un'ottima qualità di vino falerno. Il centro fu così detto Falerna. Nel 1638 scoppiò il rovino terremoto nei feudi dei d’Aquino, i paesi si trovarono al centro del disastro e i danni furono ingenti, si contarono oltre 4.000 morti. Il disastroso terremoto provocò l’esodo della popolazione. I feudatari cercavano di fermare l’esodo per disporre di maggiore forza lavoro da utilizzare nello sfruttamento delle campagne, al fine di acquisire ulteriori ricchezze e consolidare il prestigio all’interno della nobiltà calabrese. Gli sforzi per combattere la tendenza allo spopolamento portarono al centro dell’attenzione il nuovo centro abitato di Falerna. Oggi Falerna è diventato un centro turistico molto frequentato potendo vantare una delle coste più belle del tirreno calabrese.



Luoghi d’interesse
Falerna
  • Chiesa di San Tommaso d'Aquino
  • Chiesa della Provvidenza
  • Chiesa della Madonna del Rosario
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate (o di Foca)
  • Chiesa degli Agostiniani
  • Chiesa dell'Annunziata




Feste e manifestazioni religiose
Falerna
  • Il patrono di Falerna è San Tommaso d’Aquino che si festeggia il 7 marzo e l’8 settembre
  • In Falerna Marina la seconda domenica di agosto vi è anche la festività in onore di San Francesco, in cui è prevista una solenne cerimonia che porta il Santo anche sul mare.
  • La prima domenica di ottobre viene celebrata la ricorrenza della Madonna del Rosario








NOCERA TERINESE

Nocera Terinese è l’ultimo comune della provincia di Catanzaro sul Mare Tirreno con circa 4.706 abitanti. La prima parte del nome probabilmente deriva dal latino nuceria, con il significato di "città nuova". La specifica risale al 1863 e si riferisce all'antica città di Terina.



Cenni storici

nocera terineseNocera Terinese è una cittadina della provincia di Catanzaro che sorge a cinque km dal mar Tirreno, sulle falde del monte Reventino. Il paese si apre sulla vallata del fiume Savuto. L’attività dominante del paese è l’agricoltura per le singolari condizioni climatiche naturali. Vengono coltivati: cereali, olive, che danno un ottimo olio di frantoio, e uva di vitigni stimati con la quale si producono apprezzati vini Doc. Alcuni scavi effettuati da Paolo Orsi nel 1913 fecero scoprire numerosi strumenti di pietra levigata, pietre affilate (usati probabilmente come armi di difesa, o strumenti di lavoro), accette di pietra verdastra. Nocera subì il dominio dei normanni, degli spagnoli ed in seguito dei francesi. Inoltre la città ha da poco preso la denominazione attuale, prima veniva infatti indicata con il nome di “Nocera di Calabria”.



Luoghi d’interesse

  • Chiesa di Santa Maria della Pietà
  • Chiesa di San Giovanni Battista
  • Chiesa dell'Annunziata
  • Chiesa dei Padri Cappuccini
  • Chiesa del Suffraggio
  • Chiesa di San Francesco



Feste e manifestazioni religiose

  • nocera terineseIl patrono di Nocera Terinese è San Giovanni Battista che viene festeggiato il 24 giugno
  • A Nocera Terinese durante la Settimana Santa si tengono delle manifestazioni di origini antichissime che ricordano la Passione e la Morte di Gesù Cristo, che nonostante gli ostacoli posti dalla chiesa, continuano a tramandarsi e a svolgersi. Il rito consiste in un’autoflagellazione da parte dei penitenti fino all' emissione, vissuta come momento supremo e catartico, di grandi quantità di sangue. C'è chi ci vede un richiamo a riti antichi sacrificali risalenti a prima del Cristianesimo, chi invece vede un richiamo all' estremo sacrificio di Cristo in croce. Il Vattiente con il suo Sacrificio ripara ai propri peccati ed ottiene protezione per sé e per le persone che più gli stanno a cuore.









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