Cantina Val di Neto


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Crotone



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via delle Magnolie 71


C.A.P.: 88900



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Adagiata sulle fasce collinari della bassa valle del fiume Neto, la tenuta Cappa, nella quale sono situati la Cantina ed i vigneti, si estende nel versante nord dell’antico Marchesato di Crotone. La leggenda vuole che alcuni Achei, reduci della guerra di Troia, approdarono sulle coste dove il fiume Neto si getta nel mare Ionio. Le donne troiane al seguito, stanche di peregrinare senza una precisa meta, bruciarono le navi degli Achei costringendoli a fissare la dimora nel territorio della Kroton, già popolata dai greci. Al fiume diedero il nome di “NETO” ﴾Neaithos﴿, un chiaro richiamo etimologico a “navi incendiate”. Raggiunti da altri Achei, si insediarono lungo la fertile valle del fiume e sulle fasce collinari a ridosso di essa, fino ad arrivare all’antica Petelia ﴾Strongoli﴿ dove, in seguito, la cultura della vite occupò un posto di rilievo, essendo i terreni rinomati per la produzione della qualità più antica di vino, l’AMINEA, la cui leggenda, è stato scritto, si confonde con quella degli Dei, tanto da fare esclamare a Virgilio “Sunt, atque, Amineae vites firmissima vina”. Si ritiene che l’aminea sia una pregiata varietà di vite importata dalla Tessaglia ﴾regione dell’antica Grecia﴿ da dove provenivano i fondatori di Amina, antico nome di Petelia. La valle del Neto, situata nel cuore del vecchio marchesato di Crotone, ha rappresentato nel tempo un centro strategico dello sviluppo agricolo. È in questa valle che le grandi baronie insediarono le loro attività, si estesero i grandi latifondi e si avviò nel dopoguerra, il rifiorire di un’agricoltura moderna dove i vigneti rappresentarono la centralità nel rilancio dell’economia locale. L’azienda agricola si occupa principalmente di produzione di vino, olio, agrumi, ortaggi e trasformati di pomodoro .
Da diverse generazioni , la famiglia Cappa è impegnata in molteplici attività agricole nel territorio del Marchesato di Crotone, fra queste la produzione di uve storicamente conferite alle cantine sociali Torre Melissa e Val di Neto in qualità di socio. La cantina sociale Val di Neto nasce nel 1967 su impulso della OVS ﴾ Opera Valorizzazione Sila﴿ , oggi A.R.S.S.A., associando in cooperativa quasi tutti i piccoli grandi viticoltori dell’Alto Marchesato crotonese . Nella compagine sociale se ne conteranno oltre 400. Dopo la riforma agraria che di fatto vide l’inizio della sua applicazione dopo” l’eccidio di Fragalà”dell’ ottobre 1949 , la viticultura rappresenterà la primaria attività in questa zona , in cui le antiche varietà autoctone ,risalenti secondo alcuni addirittura ai Fenici, trovano ancora oggi il loro habitat migliore.
La cantina sociale Val di Neto ha contribuito a dare una forte e peculiare identità alla viticultura di tutto il Marchesato Crotonese, introducendo e sviluppando le moderne tecniche di vinificazione . La grave crisi economica della fine degli anni 90 associata ad una fisiologica inerzia gestionale, porta alla liquidazione della Cooperativa Val di Neto. La mission però continua ad opera dell’ing. Nicola Cappa che attraverso la Val di Neto S.r.l., a cui viene concessa in fitto d’azienda la vecchia struttura di Scandale, riunisce attorno a sé i primari produttori di uve. Oggi la nuova cantina è situata all’interno della tenuta agricola Cappa che si estende per circa 170 ettari , 20 dei quali coltivati a vigneti e ricadenti nelle zone di
produzione dei vini DOC Melissa e IGT Val di Neto . Qui vengono vinificate le uve prodotte dall’azienda agricola Liguori Carla che ne ha registrato il marchio ed ha rilevato la gestione dell’azienda agricola Armando Cappa S.a.s.. L’obiettivo primario è ancora oggi quello di mantenere forte l’antica identità di un territorio generoso e bellissimo, continuando sulla strada dell’innovazione nel rispetto delle tradizioni e della storia che hanno caratterizzato questo tratto di Calabria sin dall’ epoca della Magna Grecia.
Le varietà maggiormente coltivate all’interno della tenuta agricola sono : il Gaglioppo ed il Greco nero per i vini rossi e rosati, il Greco bianco e la Malvasia per i vini bianchi, ma anche l’Aglianico, il Merlot ed il Cabernet Sauvignon.




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Nestled on the hillsides of the lower valley of the Neto River, the Cappa estate, where the Cellar and the vineyards are located, extends to the north side of the ancient Marchesato of Crotone. Legend has it that some Achaeans, the Troy Warriors, land on the coasts where the Neto River is thrown into the Ionian Sea. Troy women, tired of pounding without a precise goal, burned the Achaean ships forcing them to fix their dwelling in the territory of Kroton, populated by the Greeks. At the river they gave the name "NET" (Neaithos), a clear etymological reference to "burned ships". Reached by other Achaeans, they settled along the fertile river valley and hillsides close to it, until reaching the old Petelia (Strongoli) where, later, the vine culture occupied a prominent place, as the land renowned for the production of the oldest quality of wine, the AMINEA, whose legend has been written, is confused with that of the Gods, so to exclaim to Virgil "Sunt, atque, Amineae vites firmissima vina". It is believed that the amine is a precious variety of lives imported from Thessaly (the region of ancient Greece) from which originated the founders of Amina, the ancient name of Petelia. The valley of Neto, located in the heart of the old marquisate of Crotone, over time represented a strategic center for agricultural development. It is in this valley that the great barons established their activities, extended the great landfill and began in the post-war period, the refurbishment of a modern agriculture where the vineyards represented the centrality in the revival of the local economy. The farm mainly deals with wine, oil, citrus, vegetable and tomato processing.
For several generations, the Cappa family is involved in many agricultural activities in the territory of the Marchesato di Crotone, among which the production of grapes historically transferred to the Torre Melissa and Val di Neto social cellars as a member. The Val di Neto winery was born in 1967 at the impetus of the OVS (Opera Valorizzazione Sila), today A.R.S.S.A., associating in cooperative almost all the small big winegrowers of the Crotonese Alto Marchesato. In the social milieu there will be more than 400. After the agricultural reform which in fact saw the beginning of its application after the "Fragalà's Coke" of October 1949, viticulture will be the primary activity in this area, where the ancient Indigenous varieties, dating to some even the Phoenicians, still find their best habitat.
The Val di Neto winery has contributed to giving a strong and peculiar identity to the viticulture of the entire Crotone brand, introducing and developing the modern vinification techniques. The severe economic crisis of the late 90s associated with a physiological inertia of management, leads to the liquidation of the Neto Cooperative. The mission, however, continues with an eng. Nicola Cappa, which through the Val di Neto S.r.l., which is granted the old Scandale structure, brings together the primary grape producers. Today, the new cellar is located within the Cappa farm estate, covering 170 hectares, of which 20 are grown in vineyards and
production of DOC wines Melissa and IGT Val di Neto. Here, the grapes produced by the agricultural company Liguori Carla, who have registered the brand, have taken over the management of the Armando Cappa Sas farm. The primary objective is still to maintain the ancient identity of a generous territory and beautiful, continuing on the road to innovation in respect of the traditions and history that have characterized this area of ​​Calabria since the era of Magna Grecia.
The most cultivated varieties within the agricultural estate are: Gaglioppo and Greco nero for red and rosé wines, White greek and Malvasia for white wines, but also Aglianico, Merlot and Cabernet Sauvignon.