Il nome Tripodi è legato alla storia orafa della Calabria sin dal 1700, arte sapiente tramandata da padre in figlio. Nel 1990 viene chiusa la storica gioielleria Tripodi e ad opera dei figli di Rosario - Maria e Ornella - ed Ettore – Claudio – inizia il nuovo corso della produzione artigianale della rinomata famiglia calabrese. Nel 1989, infatti, i cugini Tripodi creano “il Crogiuolo”, ditta familiare di alto artigianato, dalla quale escono prettamente rielaborazioni di modelli della classica gioielleria con pietre “in stile valenzano”. Tale produzione è rivolta soprattutto ad una selezionata clientela calabrese, per la quale vengono realizzati anche gioielli su ordinazione. Parallelamente, i giovani Tripodi cercano di penetrare il mercato italiano, partecipando già alla fiera di Milano (Macef). Il 1998 rappresenta l’anno della svolta per “il Crogiuolo”. I Tripodi, per conquistare il difficile ed esigente mercato nazionale, percepiscono l’opportunità di trovare una nicchia di mercato nella quale distinguersi. Vista la collocazione geografica di Reggio Calabria, l’ispirazione non poteva non venire dal mare. Ecco che nascono delle preziose riproduzioni di creature marine, che tra le mani delle sorelle Tripodi e dei preziosi collaboratori Mariangela (figlia di Maria), Martina (figlia di Claudio),Katia, Vanda, Pasquale, Patrizia, Graziella, diventano gioielli e monili mediterranei unici, che non hanno eguali sul mercato.